Carlo Goldoni
La finta ammalata

ATTO PRIMO

SCENA NONA

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SCENA NONA

 

Agapito e il dottor Buonatesta.

 

AGAP. Signor dottore, avete veduto il foglietto della China?

BUON. Non l’ho veduto ancora. Avete sentito? Questo buon vecchio ama molto sua figlia.

AGAP. Sì, la figlia del re del Mogol sposerà l’imperator della China.

BUON. Badate a me. Credete voi che possa spendere?

AGAP. Se può spendere? Se il re del Mogol può spendere? Sentite. Si preparano per il bagaglio reale venti elefanti, trecento camelli...

BUON. Ora non è tempo di novità. Avete de’ cordiali? (forte)

AGAP. Oh, signor sì.

BUON. Perle ne avete?

AGAP. Che?

BUON. Avete perle? (forte)

AGAP. Perle? per che farne?

BUON. Da macinare ne’ cordiali. (forte)

AGAP. Signor sì, ho delle perle, ordinatele pure. (Scorza d’ostrica fa lo stesso). (da sé)

BUON. Preparate quattro dramme di sal di tartaro.

AGAP. Oh, i Tartari si difenderanno.

BUON. Signor Agapito, voi patite d’ipocofosi.

AGAP. Come?

BUON. D’ipocofosi. (forte)

AGAP. Che cosa vuol dire?

BUON. Di sordità. (forte)

AGAP. Io sordo? Non è vero.

BUON. Voi avete offeso il timpano. (forte, e parte)

AGAP. E voi m’avete rotto il tamburo. (parte)

 

 

 


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