Carlo Goldoni
La finta ammalata

ATTO SECONDO

SCENA SESTA

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SCENA SESTA

 

Beatrice, Colombina e detta.

 

BEAT. Cara Rosaura, non volete mangiare?

ROS. Non posso, non ho appetito.

COL. Ma senza mangiare e senza bere non si può vivere.

ROS. Via, per farvi servizio, beverò.

COL. Volete acqua?

ROS. Non mi piace.

BEAT. Volete vino?

ROS. Mi fa male.

COL. Volete il ?

ROS. Ne sono stufa.

BEAT. Volete il caffè?

ROS. Non mi conferisce.

COL. Volete brodo?

ROS. Mi fa nausea.

BEAT. Volete del vino di Cipro?

ROS. Oh sì, sì, vin di Cipro. (ridendo)

COL. Ora lo vado a prendere. (parte, e poi torna)

BEAT. Ditemi, quando viene il dottor Onesti, volete che io gli parli segretamente?

ROS. Signora no, che non voglio che gli parliate segretamente.

BEAT. Intendo per voi.

ROS. Per me? (ridendo)

BEAT. Sì, per voi. Vi contentate?

ROS. Acciò mi guarisca presto? (ridendo)

BEAT. Acciò vi guarisca presto. Vi contentate?

ROS. Fate voi.

BEAT. (Eh ragazza, l’ho conosciuto il tuo male). (da sé)

COL. Ecco il vin di Cipro. (porta un bicchiere col vino)

BEAT. Via, bevetelo.

ROS. Ho paura.

BEAT. Eh via!

ROS. Mi farà male.

BEAT. Via, alla salute del medichino.

ROS. Sì, alla sua salute. (prende il bicchiere)

 

 

 


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