Carlo Goldoni
La finta ammalata

ATTO SECONDO

SCENA SETTIMA

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SCENA SETTIMA

 

Pantalone e dette.

 

PANT. Coss’è? Cossa ghe deu? Cossa bévela?

BEAT. Per ristorarsi beve il vino di Cipro.

PANT. Per restorarse? Coss’è, siora, me la volè mazzar mia fia? (a Beatrice) E ti, frasconazza, ti ghe porti el vin de Cipro? (a Colombina) Qua sto gotto. Povera putta! I te voleva far morir. (leva il bicchiere di mano a Rosaura)

COL. È stato battuto.

PANT. Andè a veder chi xe. Tutta sta roba a una povera ammalada! (Colombina parte, e poi torna)

ROS. (Questa volta mi colpisce nella gola). (da sé)

COL. Ecco il signor dottor Onesti.

ROS. (Oimè! respiro). (da sé)

PANT. Coss’è, fia mia, ti te mui de color a sentir el miedego? Astu paura? No te dubitar, che faremo consulto.

 

 

 


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