Carlo Goldoni
La finta ammalata

ATTO SECONDO

SCENA QUATTORDICESIMA

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SCENA QUATTORDICESIMA

 

Il dottore Onesti e Pantalone.

 

PANT. Grazie de sto bel recordo. In verità son contento. Oh, adesso son qua da ella. La lassa che anca co ella fazza el mio debito, e ghe paga sto consulto.

ONES. Mi meraviglio: di questo consulto non voglio nulla.

PANT. Mo perché?

ONES. Perché non voglio profittare della vostra troppa credulità.

PANT. La m’ha pur dito ella che daga la paga ai altri miedeghi.

ONES. A quelli si conveniva una tal paga, perché vivono d’impostura, non a me che mi compiaccio unicamente degli onesti profitti. Vi ripeto ciò che vi ho detto a principio: vostra figlia ha un’infermità, a cui non giovano né i rimedi, né i medici. Ella non vuol consulti, ma vuol marito. Io ho rilevato il suo male; tocca a voi a scoprire qual abbia a essere la sua medicina. (parte)

 

 

 


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