Carlo Goldoni
La finta ammalata

ATTO TERZO

SCENA SETTIMA

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SCENA SETTIMA

 

Camera di Rosaura.

 

Rosaura svenuta, Beatrice e colombina.

 

BEAT. Povera Rosaura! Non vi è rimedio che voglia tornare in sé.

COL. Cara signora Beatrice, perdonatemi, avete fatto male a dirle che il dottor Onesti l’abbandona.

BEAT. Ma che? Aveva da lusingarla?

COL. Si poteva lusingare e tirar innanzi.

BEAT. Son donna, ma non ho il vizio di dir bugie.

COL. Avete quell’altro di non poter tacere.

 

 

 


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