Carlo Goldoni
Il frappatore

ATTO SECONDO

SCENA DECIMA

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SCENA DECIMA

 

Ottavio, poi Colombina, poi Brighella

 

OTT.

Mia moglie in Roma? Sono precipitato.

COL.

Signor Ottavio, la sua signora consorte è in una camera, che l’aspetta.

OTT.

Mia consorte? Quando è venuta?

COL.

Questa mattina, in abito di pellegrina, e si lamenta di vossignoria.

BRIGH.

Sior Ottavio, gh’è dei guai. So siora consorte s’ha informà del palazzo del governator, e la va a ricorrer contra de vu.

OTT.

Eleonora?

BRIGH.

No siora Eleonora, siora Beatrice.

COL.

Questa vestita da pellegrina ha nome Beatrice, o Eleonora? (a Brighella)

BRIGH.

Beatrice gh’ha nome quella ch’è vestida da omo.

COL.

Che imbroglio è questo? Quante mogli ha il signor Ottavio?

OTT.

(Sì sì; convien partire bentosto, e lasciarle tutte due nell’impiccio. Andrò dal signor Fabrizio a ricercar di Tonino). (da sé) Se di me vi domandano, dite che sono andato per un affare. (a Colombina e Brighella) (Prendo il danaro, lascio i bauli, e qui non mi lascio più ritrovare). (da sé, e parte)

COL.

Mi pare il bel farabutto. (parte)

BRIGH.

De ste bone teste ghe ne capita spesso per le locande. (parte)

 

 

 


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