Carlo Goldoni
Il giuocatore

ATTO PRIMO

SCENA SESTA

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SCENA SESTA

 

Florindo solo.

 

FLOR. M’impegnerei con dieci zecchini farmi ricco in brevissimo tempo. Basta andar sotto un banco grosso. Metter quattro soli zecchini. Fante a quattro zecchini; se me lo , paroli; subito paroli sono quattro, e quattro otto, e quattro dodici. Sulla seconda tutti ventidue e paroli; ma no, è troppo; alla pace, alla pace. Sì, alla pace, sono ventidue e ventidue quarantaquattro, e dodici cinquantasei. Sul terzo punto venti zecchini; e se me lo , e se il punto è in fortuna, tutti sul quarto taglio. Ma se me lo tiene? Oh, non lo può tenere; dice il proverbio: Si tertia venerit, de quarta non dubitabis. Sono regole infallibili.

 

 

 


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