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FLOR. Di che?
LEL. Dei cinquecento zecchini.
FLOR. Eh bagattelle! Dite, avete saputo di quel maledetto sette?
LEL. Sì, l’ho saputo; gran disgrazia!
FLOR. Son veramente sfortunato.
LEL. Ehi, vedete quel signore? (a Florindo, accennando Tiburzio)
FLOR. (Chi è?)
LEL. (Un cavalier forastiere. Un gran giuocatore).
LEL. (Ha una borsa con quattro o cinquecento zecchini).
FLOR. (Mi dispiace che ora non posso; ho un affar di premura).
LEL. (Se perdete questa occasione, non vi capita mai più la vostra fortuna).
FLOR. (Fatelo venir questa sera).
LEL. (Dubito che questa sera vada via. Fate quattro tagli, e se va bene, piantatelo).
FLOR. (Via, ditegli qualche cosa). Brighella. (chiama)