Carlo Goldoni
L'amante di sé medesimo

ATTO SECONDO

SCENA DECIMA

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SCENA DECIMA

 

Il signor De' Martini finanziere, e detti.

 

MART.

Si può venir? (di dentro)

CON.

Chi è questi?

MAD.

Costui più non lo voglio.

È il signor de' Martini.

CON.

(Oh, questo è un bell'imbroglio!)

MART.

Servo di lor signori.

CON.

Servitore obbligato.

MART.

Favorite: don Mauro, signor, non vi ha parlato?

CON.

Di che dovea parlarmi?

MART.

D'un certo non so che.

Che v'interessa voi, questa signora, e me.

MAD.

Oh signor de' Martini, vi dico apertamente,

Che qui non mi venite a far l'impertinente.

Finor, se vi ho sofferto, sapete come fu.

Ve lo ridico in faccia, non ci venite più.

MART.

Oh cospetto!...

MAD.

Portate rispetto al commissario.

Tocca a voi, signor Conte, punir quel temerario. (parte)

 

 

 


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