Carlo Goldoni
La guerra

ATTO TERZO

SCENA QUINTA   Il Conte Claudio e detti

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

SCENA QUINTA

 

Il Conte Claudio e detti

 

CON. Povero don Faustino, me ne dispiace. (scherzando)

ASP. Lo sapete anche voi? (al Conte)

CON. , ho veduto passar donna Florida con suo padre, mesta, afflitta, grondante di lagrime, che faceva pietà.

FAU. Ah, con qual barbara compiacenza venite, o Conte, ad inasprirmi la piaga?

CON. Capperi! siete cotto davvero.

ASP. È cotto, biscotto, arso, inaridito.

CON. Chi vi ha insegnato a innamorarvi come una bestia?

FAU. Lasciatemi stare. (al Conte, passeggiando)

ASP. Il signor alfiere vorrebbe combattere sotto un'altra insegna.

FAU. Contentatevi di tacere. (ad Aspasia, passeggiando)

CON. Andiamo, andiamo, che il fumo dei cannoni farà svanire i fumi d'amore.

FAU. A suo tempo farò il mio dovere. (come sopra)

ASP. Se va a combattere, avrà paura di offendere la sua bella.

FAU. Ma non mi tormentate. (con sdegno ad Aspasia)

CON. Voi farete ridere la brigata.

FAU. (Non posso piú). (passeggiando)

ASP. Scommetto che gli fanno le pasquinate.

FAU. Perderò la pazienza. (ad Aspasia, con sdegno)

ASP. Alla larga.

 

 

 


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License