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SCENA PRIMA
Sala regia con trono alla turchesca, preparato per l'incoronazione di Mirmicàina.
ALB. |
Del mio sangue real, benché bastardi, Soldati, eunuchi, popolo, canaglia, Udite il mio comando: oggi ciascuno, Benché sia maomettano, |
MAIM. |
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ALB. |
Tu ancor devi obbedir, e se ostinato Ti mostrerai ancora, Io ti farò cacciar un palo... basta. M'intendesti? Raffrena il pazzo orgoglio; Io son Albumazar, e così voglio. |
MAIM. |
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ALB. |
Una donna italiana, onde vogl'io Che, per darle piacer, nel suo linguaggio |
MAIM. |
Alachalabalà... no, no, perduna, Mi aver lingua fallata. E chi star questa Che ti voler sultana? |
ALB. |
È Mirmicàina. |
MAIM. |
(Uhzchaimakan). Che dir? Voler ti schiava Crear nostra patruna? E che bolir Che dir Costantinupola? |
ALB. |
Non voglio Delli sudditi miei rendermi schiavo. Taci, così ho risolto, anzi m'ascolta: Voglio che tutti i Turchi Per il tempo preterito già usata; |
MAIM. |
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ALB. |
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MAIM. |
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ALB. |
Ma che rimiro? Ecco la bella mia che a me sen viene. Non voglio in questo giorno |
MAIM. |
Ah ah, lacabà, Scialacabalà. (parte con Guardie) |