IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
ALB. |
Ecco, se non m'inganno, Quella al certo è Lugrezia; al portamento |
LUGR. |
Mi raccomando a voi. |
ALB. |
Tanto può, tanto vale, |
LUGR. |
M'ha fatto di rossor tinger le gote: |
ALB. |
Chi sei? Donde ne vieni? E qual destino |
LUGR. |
Odimi, e inarca per stupore il naso: Di Lugrezia Romana i strani casi Uditi avrai; io quella sono, io quella Che da Sesto Tarquinio assassinata, |
ALB. |
Ma come quella sei, |
LUGR. |
Ammazzarmi! marmeo! non fui sì matta. |
ALB. |
|
LUGR. |
A Collatino, Dolce marito mio, confidai tutto; Che se io sono martin, non sarò solo». |
ALB. |
|
LUGR. |
Minacciava ruine, e messer Bruto Ne volea far di belle, onde risolto |
ALB. |
|
LUGR. |
Navigassimo in fretta, Quando mi sopraggiunse un certo male, Con dolori di ventre così atroci, |
ALB. |
Indi come giungesti?... |
LUGR. |
Venne la notte, ed un sopor soave Ci prese entrambi; e tutti due dormendo Ci trovassimo in mar, non so dir come. E fatto il legno mio scherzo dell'onde, Il mio intrepido cor non si confonde. La getto in mar. Prendo la mia camiscia, Al palischermo mio formo la vela. Applaude all'invenzione, |
ALB. |
|
LUGR. |
Ma finalmente Collatin più non vedo, e la sua morte Pianger io deggio. Ahi rimembranza! ahi sorte! |
ALB. |
E tu come salvata? |
LUGR. |
Io dal dolore Esalai semiviva un sì gran vento, Che si sentì nel vicin porto. A questo L'ammiraglio sortì, venne, mi vide, Mi prese, m'asciugò, mi pose in letto, Cosa poi succedesse io non lo so. |
ALB. |
|
LUGR. |
Ah me infelice! Dov'è il consorte mio? chi me lo rende? |
ALB. |
In me avrai un consorte |
LUGR. |
Come! tu mio consorte! Ah non fia vero! Giurai... (Ma che giurai? che fo? che penso? |