Carlo Goldoni
La donna di testa debole

ATTO TERZO

SCENA DODICESIMA

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SCENA DODICESIMA

 

Donna Violante, Donna Elvira e Donna Aurelia.

 

AUR. Donna Violante, siete visibile?

VIO. Son qui, avete nulla da comandarmi?

AUR. Mi dispiace che abbiate perduta la vostra causa.

VIO. Avete sentito dire ch'io l'abbia perduta?

AUR. Sì, l'ho sentito dire con mio sommo rincrescimento.

VIO. (Ah, sarà pur troppo la verità). (da sé)

AUR. Ma voi siete superiore ai colpi della fortuna. Il vostro spirito non si lascia abbattere dalle disgrazie.

VIO. No certamente, non mi lascio abbattere; sono ancora la medesima. Semper idem.

 

 

 


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