Carlo Goldoni
L'impostore

ATTO SECONDO

SCENA DECIMA

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SCENA DECIMA

 

Strada remota.

 

Orazio e Brighella.

 

ORAZ. Vieni qui, Brighella, raccontami. Ti sei dunque trovato presente alla rissa.

BRIGH. Son arrivà in tempo che i s'era malamente taccadi el sior Ridolfo con Fabio Cetronelli; el sior Pantalon e el sior Dottor i fava de tutto per quietarli, ma se non arrivava mi con quattro dei nostri omeni a farli desmetter, succedeva del mal.

ORAZ. Brighella mio, le cose principiano ad imbrogliarsi. Ho due nemici che mi mettono in apprensione: questo Fabio Cetronelli, per ragione di gelosia, e forse d'interesse; e Ottavio, figlio del signor Pantalone, per certo spirito di collegiale, che lo rende ardito, non mi stima, non mi crede, e mi vuol tirare a cimento. Sai tu bene che io non sono poi tanto vile, che abbia a farmi paura di tutto; ma se sfuggo gl'incontri, lo faccio per la situazione in cui mi ritrovo. Se in un duello, se in una rissa, ammazzo uno di questi miei avversari, o mi conviene partire, o passare a delle violenze maggiori. Chi ha la coscienza macchiata, ha sempre timore d'essere scoperto, onde mi conviene riflettere e stabilire una qualche risoluzione.

BRIGH. La meggio de tutte l'è quella de mudar paese.

ORAZ. Sì, così ho pensato ancor io. Sollecitare la riscossione di quel denaro che si può avere, e andarsene.

BRIGH. I tremile zecchini dal sior Salamon i ala avudi?

ORAZ. No, non li ho avuti, e non li averò. I mercanti ebrei non sono sì facili a lasciarsi gabbare. Dice non aver avuto lettera d'avviso, e vuol aspettare d'averla.

BRIGH. Se pol far la lettera d'avviso, come s'ha fatto la cambial.

ORAZ. Non siamo più in tempo. Anzi, s'egli ha scritto al suo corrispondente, questa è la maniera d'essere scoperti. Convien andarsene; ma due cose mi premono innanzi di partire.

BRIGH. Che son?

ORAZ. Il vestiario del signor Pantalone, e la di lui figliuola. Il primo l'averò domani. Quell'altra m'ingegnerò di non perderla.

BRIGH. Sior Orazio, no fe che l'amor ve minchiona.

ORAZ. Oltre l'amore, vi è l'interesse. Diecimila ducati in denaro contante.

BRIGH. Basta; bisogna far presto.

ORAZ. Fra oggi e domani. Tu intanto non mi perder di vista; stammi sempre poco lontano, e se mi vedi in qualche impegno, accorri a liberarmene con qualche pretesto.

BRIGH. In questo lassè far a mi. Gh'è un altro imbrogietto adesso da comodar.

ORAZ. Che cosa c'è?

BRIGH. L'oste che ha da magnar ai soldadi, l'è qua colla lista, che el vorave esser pagà.

ORAZ. Fallo venire avanti.

BRIGH. Avì da pagarlo?

ORAZ. Non importa, fallo venire.

BRIGH. Gh'ho speranza che el sarà vivandier, ma tant'è tanto el vol esser pagà.

ORAZ. Fallo venire, ti dico, e sta pronto quando ti chiamo.

BRIGH. Benissimo, penseghe vu; e avertì ben che i soldadi i è de bon appetito, e che costù no ghe vol dar altro. (parte)

 

 


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