Carlo Goldoni
La famiglia dell’antiquario

ATTO PRIMO

Scena Quinta. Doralice e detto

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Scena Quinta. Doralice e detto

 

DORALICE Serva, signor suocero.

ANSELMO Schiavo, nuora, schiavo. Ditemi, v'intendete voi di anticaglie?

DORALICE Sì,signore, me n'intendo.

ANSELMO Brava! me ne rallegro; e come ve n'intendete?

DORALICE Me n'intendo, perché tutte le mie gioje, tutti i miei vestiti sono anticaglie.

ANSELMO Brava! spiritosa! Vostro padre prima di maritarvi doveva vestirvi alla moda.

DORALICE Lo avrebbe fatto, se voi non aveste preteso i ventimila scudi in denari contanti, e non aveste promesso di farmi il mio bisogno per comparire.

ANSELMO Orsù, lasciatemi un po' stare; non ho tempo da perdere in simili frascherie.

DORALICE Vi pare una bella cosa, che io non abbia nemmeno un vestito da sposa?

ANSELMO Mi pare che siate decentemente vestita.

DORALICE Questo è l'abito ch'io aveva ancor da fanciulla.

ANSELMO E, perché siete maritata, non vi sta bene? Anzi sta benissimo, e quando occorrerà, si allargherà.

DORALICE Non è vostro decoro, ch'io vada vestita come una serva.

ANSELMO (Non darei questa medaglia per cento scudi)

DORALICE Finalmente ho portato in casa ventimila scudi.

ANSELMO (A compir la collana mancano ancora sette medaglie).

DORALICE Avete voluto fare il matrimonio in privato, ed io non ho detto niente.

ANSELMO (Queste sette medaglie le troverò).

DORALICE Non avete invitato nessuno de' miei parenti; pazienza.

ANSELMO (Vi sono ancora duemila scudi, le troverò).

DORALICE Ma ch'io debba stare confinata in casa, perché non ho vestiti da comparire, è una indiscretezza.

ANSELMO (Oh, son pur annoiato!). Andate da vostra suocera, ditele il vostro bisogno; a lei ho dato l'incombenza: ella farà quello che sarà giusto.

DORALICE Con la signora suocera non voglio parlare di queste cose; ella non vede di buon occhio. Vi prego, datemi voi il denaro per un abito, che io penserò a provvederlo.

ANSELMO Denaro io non ne ho.

DORALICE Non ne avete? I ventimila scudi dove sono andati? (parla sempre flemmaticamente).

ANSELMO A voi non devo rendere questi conti.

DORALICE Li renderete a mio marito. La dote è sua, voi non gliel'avete a mangiare.

ANSELMO E lo dite con questa flemma?

DORALICE Per dir la sua ragione, non vi è bisogno di scaldarsi il sangue.

ANSELMO Orsú, fatemi il piacere, andate di qua; che se il sangue non si scalda a voi, or ora si scalda a me.

DORALICE Mi maraviglio di mio marito. E un uomo ammogliato, e si lascia strapazzare Così.

ANSELMO Per carità, andate via.


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