Carlo Goldoni
La famiglia dell’antiquario

ATTO PRIMO

Scena Sesta. Il Conte Giacinto e detti

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Scena Sesta. Il Conte Giacinto e detti

 

GIACINTO Ha ragione mia moglie, ha ragione; una sposa non va trattata così.

ANSELMO (Uh, povere le mie medaglie!).

GIACINTO Nemmeno un abito?

ANSELMO Andate da vostra madre, le ho dato quattrocento zecchini.

GIACINTO Voi, signor padre, siete il capo di casa.

ANSELMO Io non posso abbadare a tutto.

GIACINTO Maledette quelle anticaglie!

DORALICE Dei ventimila scudi dice che non ne ha più.

GIACINTO Non ne ha più? Dove sono andati?

DORALICE Per me non si è speso un soldo.

GIACINTO Io non ho avuto un quattrino.

DORALICE Signor suocero, come va questa faccenda?

GIACINTO Signor padre, ho moglie, sono obbligato a prevedere il futuro.

ANSELMO (Non posso più, non posso più; ho tanto di testa; non posso più) (prende le medaglie, le mette nello scrigno, e le porta via).

 


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