Carlo Goldoni
La famiglia dell’antiquario

ATTO SECONDO

Scena Tredicesima. La Contessa Isabella e il Dottore

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Scena Tredicesima. La Contessa Isabella e il Dottore

 

Camera della Contessa Isabella

 

ISABELLA Anche voi rompete la testa?

DOTTORE Io non parlo; ma ha ella sentito che cosa ha detto il signor Pantalone?

ISABELLA Come c'entra quel vecchio in casa mia? Qui comando io, e poi mio marito.

DOTTORE Benissimo, non pretende già voler far da padrone; egli mostra dell'amore per questa casa, e desidera di vedere in tutti la concordia e la pace.

ISABELLA Se vuol che vi sia la pace, faccia che sua figlia abbia giudizio.

DOTTORE Egli protesta ch'ella è innocente.

ISABELLA È innocente? È innocente? E voi ancora lo dite? Sia maladetto quando il diavolo vi porta qui!

DOTTORE È il signor Pantalone che dice ch'ella è innocente. Io non lo dico.

ISABELLA Basta, se vi sentite di dirlo, andate fuori di questa camera.

DOTTORE Questa è una bellissima cosa. Ora vuole, ora scaccia.

ISABELLA Se fate rabbia! Andatemi a prender da bere.

DOTTORE Vado (si parte per prendere da bere).

ISABELLA Maladettissima! A me vecchia?

DOTTORE Eccola servita (le porta un bicchier di vino colla sottocoppa).

ISABELLA Non voglio vino.

DOTTORE Anderò a pigliar dell'acqua (si parte, come sopra).

ISABELLA Vi saluto, perché siete più vecchia di me?

DOTTORE Ecco l'acqua (porta un bicchier d'acqua).

ISABELLA Maladetto! Fredda me la portate?

DOTTORE Ma la calda dov'è?

ISABELLA Al fuoco, al fuoco.

DOTTORE La prenderò calda (si parte, come sopra).

ISABELLA Questa parola non me l'ha ancora detta nessuno. Ma che faceva il signor cavaliere in compagnia di colei? Sarebbe bella che avesse lasciata me, per servir Doralice!

 

 


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