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SCENA PRIMA
Madama Vezzosa con un Servitore.
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Tutti muoiono per me. Perch'io sono la Vezzosa, Che! tu ridi? Ignorantaccio!
Per tutte le botteghe Per le vie, per le piazze e per le case; In ogn'angolo alfin della città Non si fa che parlar di mia beltà. Io però non son pazza; Non mi fo vagheggiar per ambizione; Non cerco cicisbei belli e graziosi, Ma ricchi, di buon core e generosi. So che la gioventù passa e non dura, Onde chi non procura Per tempo stabilir la sua Fortuna, Arriva la vecchiezza, Ed allora può dirsi: addio bellezza. (Torna il Servo e le parla piano) Come? Chi è? Il marchese Parpagnacco? Venga, venga, è padrone. (parte il Servo) Costui fa il signorone, Benché nato villan, ma non importa; |