Carlo Goldoni
La favola de' tre gobbi

PARTE PRIMA

SCENA PRIMA   Camera con due porte.   Madama Vezzosa con un Servitore.

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PARTE PRIMA

 

 

 

SCENA PRIMA

 

Camera con due porte.

 

Madama Vezzosa con un Servitore.

 

 

Sì, lo so, non replicar;

Tutti muoiono per me.

Poverini! Sai perché?

Perch'io sono la Vezzosa,

Tutta grazia e spiritosa.

Che! tu ridi? Ignorantaccio!

Chiedi a tutta la città

Se dich'io la verità.

(parte il Servo)

 

Per tutte le botteghe

So che di me si parla,

Per le vie, per le piazze e per le case;

In ogn'angolo alfin della città

Non si fa che parlar di mia beltà.

Io però non son pazza;

Non mi fo vagheggiar per ambizione;

Non cerco cicisbei belli e graziosi,

Ma ricchi, di buon core e generosi.

So che la gioventù passa e non dura,

Onde chi non procura

Per tempo stabilir la sua Fortuna,

Arriva la vecchiezza,

Ed allora può dirsi: addio bellezza.

(Torna il Servo e le parla piano)

Come? Chi è? Il marchese Parpagnacco?

Venga, venga, è padrone. (parte il Servo)

Costui fa il signorone,

Benché nato villan, ma non importa;

In oggi chi ha denaro in quantità

Porta nel suo taschin la nobiltà.

 

 

 


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