Carlo Goldoni
L'amante di sé medesimo

ATTO TERZO

SCENA OTTAVA

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SCENA OTTAVA

 

Donna Bianca  ed il Conte.

 

BIA.

Certo mi duol nell'anima, caro Contino amato,

Che voi per colpa mia vi siate inquietato.

CON.

Non m'inquietai per questo. Distinguere conviene

L'ingiuria di parole dal labbro donde viene.

Una donna adirata può dir quel che le pare;

Il sangue per sì poco non vogliomi guastare.

BIA.

Per lei non vi adirate, che tanto disse e tanto;

Ed io vi movo a sdegno perfino col mio pianto?

CON.

Questa è la differenza, questo è d'amor il segno.

Con donna che non amo, di dentro non mi sdegno.

E se di voi mi accende un gesto, una parola,

Provien perché v'adoro teneramente e sola.

BIA.

Quando è così, perdono a tutte le vostr'ire.

CON.

(In balsamo il veleno è ben di convertire). (da sé)

 

 

 


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