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MAU. |
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RIS. |
Sì, signor. |
MAU. |
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RIS. |
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MAU. |
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CONT. |
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BAL. |
(Qualcosa avrà saputo). |
CONT. |
(Qualche cosa io gli ho detto). |
BAL. |
(Per questo è qui venuto). |
MAU. |
(Quell'abito è simile a quello di mia figlia. Giocherei ch'ella fosse, cotanto l'assomiglia.) (osserva il vestito della Contessa.) |
CONT. |
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BAL. |
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CONT. |
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BAL. |
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MAU. |
(Si copre? Dal mio sguardo nasconderlo procura? |
CONT. |
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MAU. |
(Conoscerla vogl'io). Maschera, umil perdono |
CONT. |
(Egli mi ha conosciuta; più non posso celarmi). (da sé.) |
MAU. |
Maschera, un tal silenzio a scoprirvi mi appella. Foste per avventura... |
CONT. |
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MAU. |
Voi? |
CONT. |
Sì, signor. |
MAU. |
Della germana? |
CONT. |
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MAU. |
Ah Contessa, il marito s'attende in propria casa; Di rintracciarlo altrove chi mai vi ha persuasa? Se mal con voi si regge, convien rimproverarlo In guisa che non possa giustamente irritarlo. Lagnarvi pretendete invan de' torti suoi, In luogo ov'ei potrebbe lagnarsi anche di voi. Figlia, per una dama, credetemi, non è Opportuna dimora la stanza d'un caffè. E se di mal condotta potrà intaccarvi il Conte, Cambiar voi l'udirete i rimproveri e l'onte, Tutto perdendo il merto di vostra sofferenza Per un delitto solo di poca convenienza. |
CONT. |
Signor, dall'amor vostro l'util consiglio accetto. Ritornerò fra poco, ritornerò al mio tetto. L'uso della città, che in pratica si vede, Alle più oneste mogli la maschera concede. Entrar negli onorati caffè qui non disdice. |
MAU. |
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CONT. |
È ver, ma questa sera ei condurrammi in faccia |
MAU. |
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CONT. |
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MAU. |
Io pur di lei sospetto; Ma giova in ogni guisa accogliere il rispetto. Poiché se in lei non spiega verso di voi l'amore, Almen la soggezione dimostra ed il timore. |
CONT. |
Dunque voi mi volete esposta a sì gran prova? E si farà il festino... |
MAU. |
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CONT. |
Balestra eccolo qui. |
MAU. |
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CONT. |
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MAU. |
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BAL. |
Questa sera li avrò. |
MAU. |
L'opera in fatti è degna d'un peregrino ingegno: Si ama il padrone a costo di metterlo in impegno, E d'una prepotenza condotta con valore, |
BAL. |
Signor, chiedo perdono. Fermati ho i sonatori Senza oltraggiar nessuno. Non vi saran rumori. Un accidente ha fatto ch'eran disimpegnati; |
MAU. |
Quand'è così, son pago. Figlia, può tollerarsi Che possa col festino il Conte soddisfarsi. |
CONT. |
Facciasi pur, nol niego, se divertirsi ei brama, |
MAU. |
Ella non vi sarà. |
CONT. |
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MAU. |
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CONT. |
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MAU. |
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CONT. |
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MAU. |
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CONT. |
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MAU. |
No, no, ne son sicuro. |
CONT. |
Ma perché mai non viene? |
MAU. |
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CONT. |
Eppur non me ne fido. |
MAU. |
Figlia, la diffidenza Che in donna è sì comune, mi muove ad impazienza. Non vi verrà, vi dico; e s'ella vi venisse, |
CONT. |
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MAU. |