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Né son per i tuoi pari, simulatore insano, Di madama Brindè la stima, il cuor, la mano. È ver, del merto mio la sola unica scorta, Di quell'audace ad onta, può farmi aprir la porta. Né chiesi a lui per questo di procurar l'accesso; Ma per potergli il cuore esaminar dappresso. Scaltro ricusa, e sfugge il periglioso impegno; Ecco della sua colpa, ecco verace il segno. (passa alla bottega del caffè.) |