Carlo Goldoni
Il filosofo inglese

ATTO SECONDO

SCENA QUINTA

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SCENA QUINTA

 

Milord Wambert solo.

 

MIL.

Che altri impazzir tu faccia, non è strano portento.

Verissimo è il proverbio: un pazzo ne fa cento.

Empi, maligni, astuti, mi porgono costoro

La via di vendicarmi con arte e con decoro.

Se a lor secrete trame unisco un caldo uffizio,

Vedrassi il mio nemico andare in precipizio.

Ma no, non fia mai vero, son cavaliere alfine,

Non deve la vendetta eccedere il confine.

Della Brindè io stesso voglio tentare il cuore.

Son vendicato assai, se mi promette amore.

Bastami che Jacobbe più oltre non ardisca;

Che l'opra coi consigli a me non impedisca.

Se con la bella unito a suo dispetto i' sono,

Bastami ch'egli peni, e ogni onta gli perdono.

Madama non dovrebbe sprezzar gli affetti miei;

Ragione ho di sperarlo. Provisi. Andiam da lei. (s'avvia verso la casa.)

 

 

 


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