MIL.
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Oh, madama. (incontrandosi
colla Saixon, s'inchina.)
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M.SA.
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Milord. (inchinandosi.)
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LOR.
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Vostro buon servitore. (a Milord.)
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MIL.
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Monsieur Lorin. (salutandolo.)
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LOR.
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Non siete, Milord, di buon umore.
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M.SA.
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Vedetelo,
Milord, questo Francese antico,
Vecchio, senza
denari, e del buon tempo è amico.
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LOR.
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Anche in età
cadente, spogliato di ogni arnese,
Ha sempre il
cuor brillante un nazional francese.
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MIL.
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E voi che
l'allegria sopra ogni cosa amate,
Sol perché vien
di Francia, da lui servir vi fate.
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M.SA.
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Povero
vecchiarello, mi piace perché è fido,
Non se n'ha
mal per niente, quando lo burlo e rido.
Io son così, mi
piace talor prendermi gioco.
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MIL.
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I vostri
adoratori con voi dureran poco.
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M.SA.
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Li cambio
volentieri, e non ne sento affanno;
Monsieur Lorin,
per altro, durato ha più di un anno.
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MIL.
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Un uom che va
ramingo, lontan dal suo paese,
Soffre
gl'insulti ancora, in grazia delle spese.
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LOR.
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Milord, mi
maraviglio, non sono un disperato.
In Londra,
come gli altri, anch'io sono impiegato.
Anch'io sono
un di quelli che scrivono gazzette,
Che formano i
Mercuri, che fan le novellette.
Coi critici
miei fogli spesso mi faccio onore,
Li stampo
sotto il nome anch'io di Spettatore.
Un ne ho
stampato ieri, che un dì farà prodigi:
Ei parla
delle mode che vengon da Parigi.
Colà si veste
bene, colà ben si lavora,
E veniran fra
poco di là le scarpe ancora.
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MIL.
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(Dunque del
foglio ardito Jacob non è l'autore!
In ciò de' suoi
nemici conoscesi il livore). (da sé.)
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M.SA.
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Per me son
persuasa. Di Francia han da mandarmi
La seta per
cucire, e l'acqua da lavarmi.
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MIL.
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Monsieur, del
foglio vostro di già parlar s'intese:
Si vede, si
conosce ch'è lo scrittor francese.
Londra non
abbisogna di mode forestiere,
Ciascun degli
operari sa fare il suo mestiere.
Nascono in
Inghilterra nuovi lavori e strani,
Noi
provediamo al lusso de' popoli lontani;
Ma l'aborrire
il fasto, le gale e l'ambizione
Opra è del
moderato spirto della nazione.
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LOR.
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Eh via, che l'Inghilterra...
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M.SA.
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Basta vecchietto mio,
Parlate con
rispetto: son d'Inghilterra anch'io.
Milord, voi
eravate vicino al nostro tetto.
Qual ragion vi conduce?
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MIL.
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La stima ed il rispetto.
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M.SA.
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Oh signor,
troppo onore fate a una vostra serva, (inchinandosi.)
Che stima,
che rispetto egual per voi conserva.
Se favorir
volete, torniam; monsieur Lorino
Potrà, se ha
qualche affare, andar pel suo cammino.
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MIL.
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Madama, tante
grazie mi onorano non poco;
Ma io non
soffrirei che mi prendeste a gioco.
Vi parlerò
sincero. Diretti i passi miei
Erano alla Brindè.
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M.SA.
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Bene,
andate da lei.
Monsieur
Lorino, a voi: fate il piacere, andiamo. (si fa servire e passa al caffè.)
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LOR.
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Sì, madama, vi
servo. (le dà il braccio.)
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M.SA.
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Porta il caffè. Sediamo. (siedono con
monsieur Lorino.)
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MIL.
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(Costei da me
vorrebbe due grazie adulatrici:
Presso della
Brindè non voglio altri nemici). (passa al caffè.)
Madama, andar
sospendo, se voi ve ne offendete;
Anzi col mezzo vostro...
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M.SA.
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Venite qui, sedete.
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MIL.
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Obbedisco. (siede,
restando Madama in mezzo.)
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M.SA.
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Il
caffè. Non lo portate a noi? (gridando forte.)
Con vostra
buona grazia, lo pagherete voi. (a Milord,; viene il caffè, e lo bevono.)
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MIL.
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Questo è un
onor, madama.
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M.SA.
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Dunque la vedovella,
Milord, per
quel ch'io sento, il cuore vi martella?
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MIL.
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Apprezzo il di
lei merto, la sua virtude io lodo.
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M.SA.
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L'amate?
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MIL.
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Sì, il confesso.
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M.SA.
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Bravo, Milord, ne godo.
Voi siete di
buon gusto, amate una gran gioia;
Scommetto che
in tre giorni Brindè vi viene a noia.
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MIL.
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Perché?
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M.SA.
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Perché
di lei stranissimo è il costume.
Svegliasi a
mezza notte, si rizza e accende il lume.
Di libri è
circondata, or prende questo, or quello;
Talor scrive
nel letto, e suona il campanello:
La cameriera
crede le sia venuto male,
Corre, ed
ella le chiede un libro di morale.
Se di colei
marito voi foste per destino
In letto vi
farebbe servir di lettorino.
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MIL.
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Donna nel
buon costume avvezza e addottrinata,
Potria quel che
fa sola, non fare accompagnata.
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LOR.
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In Francia di tai donne non se ne trovan molte;
Non voglion per soverchio studiar divenir stolte.
Il giorno allegramente lo passan con piacere;
La notte cogli sposi san fare il lor dovere.
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M.SA.
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Viva monsieur Lorino.
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LOR.
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Viva madama in pace.
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M.SA.
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Milord, ridete un poco.
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MIL.
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Ridiam, come vi piace.
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