JAC.
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Perdonate, madama.
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M.BR.
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Sì, vi perdono. Intendo.
Il foglio era opportuno; per ciò non vi riprendo.
Vorrei non esser giunta sul punto d'impedirlo;
Ma letto in mia presenza io non dovea soffrirlo.
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JAC.
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Sensi che un cuore onesto dettati ha con saviezza,
Offendere non ponno la sua delicatezza.
Che mai contiene il foglio, che a voi non faccia onore?
Vi scrissi, vi pregai, per grazia e per favore,
Di ritornar da voi per ora dispensarmi,
Che per il comun bene dovevo allontanarmi.
Benigna rispondeste con saggia e franca mano,
Che stima di me avreste, ancorché da lontano.
Cotali sentimenti non so di meritarli;
Ma la ragion non vedo, ond'abbiasi a celarli.
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M.BR.
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Questo non è che io bramo celare agli occhi altrui,
Ma quel che viene appresso, quel che domando a vui.
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JAC.
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Quel che chiedete a me, non è che una questione
Che spiega e che dimostra di Newton l'attrazione.
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M.BR.
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È ver che l'attrazione è il general soggetto,
Ma io la riduceva ai semi dell'affetto;
E non vorrei che male la tesi interpretata,
Il mondo mi credesse accesa, innamorata.
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JAC.
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Si sa che voi amate lo studio e le bell'arti.
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M.BR.
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È ver, ma sono umana; e il cuor fa le sue parti.
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JAC.
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Madama, io non v'intendo. Qual sentimento è questo?
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M.BR.
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Parto di un cuor sincero, parto di un labbro onesto.
Jacob, voi non verrete in casa mia?
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JAC.
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Vi prego
Dispensarmi per ora.
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M.BR.
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Restate, io non lo nego;
Ma in pubblico parlarmi almen non negherete.
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JAC.
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Farò quel che vi aggrada.
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M.BR.
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Meco, Jacob, sedete.
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JAC.
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Soffrir mal vi conviene l'incomodo sedile.
Recateci due sedie. (alla bottega del libraio.)
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M.BR.
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Filosofo gentile! (il garzone porta due sedie.)
Amico, sui principi di Newton immortale,
Dell'attrazione appresi il moto universale.
Gravitazione, impulso, magnete e simpatia,
Per attrazion soltanto afferma che si dia.
Degli atomi dicendo la forza equivalente
Tanto nel corpo attratto, quanto nell'attraente,
Su tal principio adunque ragiono, e così dico:
Un corpo esser non puote nemico dell'amico;
Poiché virtù attrattiva con tante forze sue
O entrambi li allontana, o unisce tutti due.
Pari ragione io trovo ne' corpi razionali:
Si odiano, se fra loro non son gli atomi eguali;
Si amano, se fra loro si trova analogia,
Traendosi a vicenda con forza e simpatia;
Onde se attrar si sente per un oggetto il core,
E l'altro non risponde con atomi di amore,
O ancor dell'attrazione fia la sentenza oscura,
O il corpo che resiste fa fronte alla natura.
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JAC.
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Madama, la questione bizzarra è inver non poco:
So che la proponete per passatempo e gioco.
Però dando risposta, siccome è mio dovere,
Sincero e brevemente dirovvi il mio parere.
È ver che opra per tutto la forza di attrazione
Ella però rispetta l'arbitrio e la ragione;
Poiché se ella sforzasse con barbara violenza,
L'uom perderebbe il dono più bel di provvidenza.
Non sol ne' corpi vari, ma nelle idee si prova,
A forza di argomenti, che l'attrazion si trova;
Ma son ragionamenti che fan pompa d'ingegno:
Niun delle occulte cose giugne a toccare il segno.
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M.BR.
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Negar potete voi, Jacob, che non si dia
Fra due diversi oggetti virtù di simpatia?
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JAC.
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Anzi sostengo e dico, che l'odio e che l'amore
Hanno la loro fonte negli atomi del cuore;
Ond'è che al sol mirare non più veduto oggetto,
Accendesi di amore, ovvero di dispetto.
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M.BR.
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Ma donde avvenir puote, stranissima ragione,
Che uno di amor si accenda, e l'altro di avversione?
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JAC.
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Ciò non sarà, madama; diversa è la sentenza.
Può credersi avversione di amor la indifferenza.
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M.BR.
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Indifferenza e amore son due diversi obietti;
Incerti di attrazione dunque saran gli effetti.
E se cotal sistema altrui non parrà strano,
Newton con sue scoperte avrà sudato invano.
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JAC.
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Ditemi, se vi aggrada, questo parlar sì forte
Di amor, donde proviene? Andiamo per le corte.
Madama, in confidenza, provate voi nel petto
D'impulso, di attrazione, di simpatia l'effetto?
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M.BR.
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Non spiego i miei pensieri, non fo tal confidenza,
Col dubbio d'incontrare disprezzo o indifferenza.
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JAC.
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Non può temer disprezzi donna dal volgo esente;
Può darsi che troviate un'alma indifferente.
Ma tal se la trovate a fronte dell'affetto,
Per voi la scorgerete ripiena di rispetto.
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M.BR.
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Ah
Jacobbe...
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