Sedete.
Dei sensi di Milord voi testimon sarete. (siedono, e
Jacobbe apre e legge.)
Amico, in voi favelli timore ovver rispetto,
Le scuse, le discolpe, le umiliazioni accetto.
Mi scordo d'ogni offesa, ogni onta vi perdono;
In atto di amicizia, cento ghinee vi dono:
Ma a ciò che immantinente da Londra allontanato,
A viver vi portiate, Jacob, in altro Stato.
Nulla al bisogno vostro vi mancherà, lo giuro:
Ma se doman qui siete, di me non vi assicuro.
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