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Jacobbe Monduil e madama di Brindè.
Che sarà mai, Jacobbe? |
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JAC. |
Oh provvidenza eterna, Che il mondo e gli elementi e gli animi governa! Milord con questa carta vuol dir che mi perdona, Se colla firma sua mille ghinee mi dona. |
JAC. |
Basta non mi obblighiate ad esservi consorte. |
Sì, di non esser vostra preso ho il più forte impegno; Milord, or ch'è un eroe, di tal rispetto è degno; Ma se di voi, Jacobbe, la mano esser non puote, Vostro sarà il mio cuore, e vostra la mia dote. Di quel che sopravanza al mio mantenimento, A voi di donazione vo' a fare un istrumento. |
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JAC. |
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Voglio così, lo voglio, e a me non si ripete. |