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ROSM. |
Felice lei, che avvezza a trattar l'armi Può far onta al destin col suo valore! Ma oimè! che veggo? Ecco l'odioso oggetto, |
FLO. |
Non sarà poco invero |
ROSM. |
Ma pria che divenir di voi consorte, Volentieri sarei sposa di morte. |
FLO. |
Grazie del buon amor che mi portate; Perché avete voi meco antipatia? |
ROSM. |
Voglio in questo appagarvi Sol per disingannarvi. |
FLO. |
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ROSM. |
Dunque, se l'amor mio Voi sperar non potete, |
FLO. |
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ROSM. |
Benché odioso mi siete? |
FLO. |
E che m'importa? Poche sono le mogli |
ROSM. |
Pago di me sareste Senz'aver il mio cor? |
FLO. |
Del vostro core Cosa farne dovrei? |
ROSM. |
È un desio stravagante. |
FLO. |
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ROSM. |
Mi volete infelice? |
FLO. |
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ROSM. |
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FLO. |
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ROSM. |
Che matrimonio adunque |
FLO. |
Matrimonio che dicesi alla moda: Pensar ognun per sé. |
ROSM. |
Dal mio cor che di sé solo è invaghito.
Voglio da questo petto Ognor fra le mie pene |