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LIN. Sì, ve l'avrà detto il signor Don Roberto.
ZEL. Me l'ha detto. Ritornerete voi presto?
LIN. Oh sì. Domani sarò qui di ritorno.
ZEL. Domani? E perché no questa sera?
LIN. (Finta! menzognera!) Vedete bene, l'ora è tarda. Non si può andare e tornare.
ZEL. È vero. L'aria della notte vi potrebbe far del male.
ZEL. Voglio dire: non vi mettete niente per ripararvi dall'aria?
LIN. Faccio conto di andar così come sono. Datemi il mio cappello.
ZEL. Aspettate. Voglio che vi mettiate il gabbano. (va all'armadio, e tira fuori un gabbano)
LIN. (Chi mai crederebbe ch'ella sapesse fingere a questo segno!)
ZEL. (viene col gabbano) Eccolo qui, credetemi, starete meglio.
LIN. Sì, sì, come volete. Datelo qui.
ZEL. Lasciate che ve lo metta in dosso.
ZEL. No, no, voglio far io. Infilate il braccio.
LIN. Me lo metterò sulle spalle.
ZEL. No, caro marito, voi avete un abito buono, e la polvere lo rovinerà.
LIN. (M'insegna a fingere a mio dispetto.)(lascia fare).
ZEL. (mettendo il gabbano) Ah se potessi sperare un poco di consolazione!
LIN. (con ironia) La consolazione l'avrete fra poco.
ZEL. (termina di vestirlo) Il cielo lo voglia.
LIN. (Il cielo permetterà che la menzogna si scopra.) Il cappello.
ZEL. (va all'armadio, e torna con un cappello vecchio ed un bastone) Tenete questo. Per campagna è buonissimo. Tenete il vostro bastone.
LIN. (Tutte le pulizie immaginabili purché io parta.)
LIN. (in atto di partire) A rivederci...
ZEL. (torna all'armadio) Aspettate.
LIN. (Faccio una fatica orribile a contenermi.)
ZEL. Ah! caro marito, se conosceste il mio cuore...
LIN. Sì, sì, lo conosco... a rivederci.
LIN. Come?
ZEL. Senza... senza nemmeno abbracciarmi?
LIN. Ci rivedremo domani... ma... venite qui, abbracciamoci. (s'abbracciano) (da sé) (L'amo ancor quest'ingrata!)
ZEL. (s'asciuga gli occhi piangendo)
LIN. (Oh cielo! che lagrime son quelle?) (commosso) (Ah lagrime di rossor, di rimorso, di tradimento.) (risoluto) Addio, a rivederci.
ZEL. Sentite... (gli stende le braccia)
LIN. (Non posso più.) Non ho tempo da perdere, a rivederci. (parte senza guardarla)