Carlo Goldoni
Il geloso avaro

ATTO SECONDO

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ATTO SECONDO

SCENA PRIMA

 

Camera di donna Eufemia.

 

Argentina e Traccagnino.

 

TRACC. Vien qua, Argentina, che t'ho da contar una bella cossa.

ARG. Eccomi; che cosa hai da raccontarmi?

TRACC. M'è successo ozi quel che no m'è successo mai più.

ARG. Che cosa mai ti è successo?

TRACC. M'è stà regalà un ducato.

ARG. (Oh bella! questo è il giorno delli ducati!) (da sé) Chi te lo ha regalato?

TRACC. Me l'ha Brighella, me paesan, el servidor de sior don Luigi.

ARG. Sì, sì, lo conosco. Per qual causa ti ha regalato un ducato? Per il tuo bel viso no certo.

TRACC. Se no fusse per certa ambassada che ho da far alla patrona, per un certo regaletto che i ghe vol mandar.

ARG. Oh bravo davvero! c'è questa bagattella di mezzo e vai mendicando il perché?

TRACC. Mo, se per ogni ambassada i donasse un ducato, el saria el più bel mestier de sto mondo.

ARG. Traccagnino, ti ho da dire una cosa.

TRACC. Cossa m'at da dir?

ARG. Quel ducato è mio.

TRACC. L'è to? mo per cossa?

ARG. Le ambasciate alla padrona tocca a me a farle, e se quel ducato l'hanno dato per questa causa, il ducato è mio.

TRACC. Donca no i me l'averà per sta causa.

ARG. Senti, Traccagnino: non faccio già per mangiarti un ducato, che sai benissimo ch'io non sono interessata. Ma quella moneta senz'altro te l'hanno data per questo; e se vuoi servire l'amico, hai da passare per le mie mani; e s'io m'incomodo, è giusto che le mie fatiche siano ricompensate.

TRACC. Cossa intendet mo de dir? Mi no te capisso...

ARG. Intendo dire, che se tu hai avuto un ducato, io non te lo levo, ma mettiti le mani al petto, me ne toccava uno anche a me.

TRACC. Se me metto le man al petto, no me par che te tocca gnente.

ARG. E l'ambasciata non si farà.

TRACC. E se no se fa l'ambassada, m'ha dito Brighella che ducati no ghe ne vien più.

ARG. Vedi dunque, se te l'hanno dato per questo? Ma senza un altro a me, non si fa l'ambasciata.

TRACC. Adesso anderò a dirgh'a Brighella, che el me daga un altro ducato per ti.

ARG. No, facciamo così; non perdiamo tempo. Dammi intanto quello che tu hai; poi lo dirai a Brighella, e te ne farai donare un altro per te.

TRACC. E se nol me lo volesse dar?

ARG. Fidati di me e non pensar altro. Sai chi sono. Non son ragazza capace di mangiarti un ducato.

TRACC. Tiò, tel dago colle lagrime ai occhi.

ARG. (Quanto ci ha voluto! Me lo son guadagnato a forza di parole). (da sé)

TRACC. El primo ducato che ho avù a sto mondo.

ARG. Dimmi l'ambasciata che s'ha da fare alla nostra padrona.

TRACC. L'ha dit cussì Brighella...

ARG. Ecco la padrona. Falle l'ambasciata, e non perder tempo.

TRACC. Tocca a ti, che ti ha avù el ducato.

ARG. Aiuterò la barca; seconderò l'intenzione, faciliterò il negozio. Vedrai che questa moneta me l'averò guadagnata.

 

 


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