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Donna Rosaura - Porta la cioccolata.
Arlecchino - Subito servir. (in atto di partire)
Contessa Beatrice - Che grazioso moretto!
Arlecchino - Mi star graziosa moretta, e ti star galanta bianchetta. (a Beatrice)
Contessa Beatrice - Come ti chiami?
Arlecchino - Mi chiamar con bocca.
Donna Rosaura - Va via di qua, impertinente.
Conte Lelio - Lasciatelo dire, che la contessa avrà piacere. È il più caro moro del mondo.
Arlecchino - Per ti star cara. (a Lelio)
Conte Lelio - Per me sei caro? Perché?
Arlecchino - Perché non aver quattrini per mi comprar.
Contessa Beatrice – Bravo, moretto, bravo!
Arlecchino – Oh, quanto star bella! Mi voler bena. Mi, se ti voler, far razza mezza bianca, e mezza mora. (a Beatrice)
Donna Rosaura - Va via, briccone. Porta la cioccolata.
Arlecchino - Per ti e per ti portar cioccolata. (a Rosaura, e Beatrice) E per ti polentina. (a Lelio, e parte).
Conte Lelio - Maledetto costui!
Contessa Beatrice - Dove l'avete avuto? (a Rosaura)
Donna Rosaura - Vi dirò; questo è un moro che, quando fu preso, fu portato a Venezia, dove ha principiato a parlar italiano; e sentitelo, che dice quasi tutte parole veneziane corrotte. Egli poi venne in Sicilia sopra una nave, e piacendomi infinitamente il suo spirito e le sue facezie, l'ho comprato dal capitano.
Contessa Beatrice - Che nome ha?
Donna Rosaura - Perché è tanto burlevole e giocoso, gli ho messo nome Arlecchino.
Conte Lelio - Ma gli arlecchini sono goffi, e costui è furbo come il diavolo.
Donna Rosaura - In oggi i buoni arlecchini sono più spiritosi che goffi.
Brighella - L'illustrissimo sior conte Onofrio vorria riverirla. (a Rosaura)
Contessa Beatrice - Mio consorte. (a Rosaura)
Donna Rosaura - Favorisca, è padrone. Presto, un'altra sedia. Lì, lì, presso la signora contessa. (a Brighella)
Contessa Beatrice - Che volete ch'io faccia di mio marito vicino?
Donna Rosaura – Aspetta. (a Brighella) (Dove l'abbiamo da mettere?). (piano a Lelio)
Conte Lelio - (Appresso di voi). (piano a Rosaura)
Donna Rosaura - (Di sopra, o di sotto?). (come sopra)
Conte Lelio - (Oh, di sopra, di sopra!).
Donna Rosaura - Mettila qui. (a Brighella)
Brighella - (Se i mi padroni i sta troppo qua, i deventa matti). (mette la sedia, e parte)
Contessa Beatrice - (Questa povera donna è in una gran confusione). (da sé)