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ATTO PRIMO
Scena Sedicesima. La contessa Beatrice, Donna Rosaura, il conte Lelio ed il conte Onofrio
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Conte Lelio - Questa sera, se la signora Beatrice l'accorda, si potrebbe anche fare una piccola festa di ballo.
Contessa Beatrice - Perché no? Che dite, signora donna Rosaura?
Donna Rosaura - Io mi rimetto.
Conte Onofrio - (Amico, la cera costa cara). (piano a Lelio)
Conte Lelio - (La signora Rosaura ne ha portato due casse).
Conte Onofrio - Bene, via, faremo la festa da ballo.
Conte Lelio - Signora Contessa, potete per il ballo invitare qualche altra dama. (a Beatrice)
Conte Onofrio - Per il ballo sì, ma per la cena no.
Contessa Beatrice - Non vorrei mi nascesse qualche altro sconcerto.
Conte Lelio - In casa vostra, potete far ballare chi volete.
Contessa Beatrice - Per la mia cara Rosaura farò di tutto.
Donna Rosaura - Vi sono molto obbligata. Permettetemi ch'io torni a casa. Mio marito non si è veduto, e mi aspetterà.
Conte Onofrio - Son qui, vi servirò io.
Donna Rosaura - Riceverò le grazie del signor conte Onofrio. A rivederci questa sera. (a Beatrice)
Conte Onofrio - Ehi! Non mi aspettate a pranzo, che non vengo. (a Beatrice)
Contessa Beatrice - E dove andate?
Conte Onofrio - Resto colla signora donna Rosaura.
Donna Rosaura - Ma non so, se questa mattina vi sarà salvaggiume.
Conte Onofrio - Non importa. So che avete un bravo cuoco. Ci sarà qualche buona zuppa. (parte con Rosaura)