Carlo Goldoni
Le femmine puntigliose

ATTO SECONDO

Scena Decima. Donna Rosaura, poi il conte Onofrio, poi Don Florindo

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

Scena Decima. Donna Rosaura, poi il conte Onofrio, poi Don Florindo

 

Donna Rosaura - Questo disordine mi dispiace infinitamente. La contessa Eleonora veniva a domandarmi scusa, e il diavolo ha fatto che se n'è andata.

 

(Il Conte Onofrio col tovagliuolo sulle spalle,

senza spada, mangiando)

 

Conte Onofrio - Animo, signora donna Rosaura, che la zuppa è in tavola.

Donna Rosaura - Dispensatemi, che oggi non desino.

Conte Onofrio - No? Pazienza, mangeremo noi. (parte)

Donna Rosaura - Ho altro in capo che mangiare. Mi sta sul cuore questo inconveniente colla signora contessa Eleonora, spero per altro che si appagherà delle mie giustificazioni, e che ritornerà a visitarmi.

Don Florindo - Perché non volete venir a pranzo? (a Rosaura)

Donna Rosaura - Perché non ho volontà di mangiare.

Don Florindo - Venite almeno per compagnia.

Donna Rosaura - Lasciatemi in pace; non mi disturbate da vantaggio.

Don Florindo - Vi è successo qualche inconveniente?

Donna Rosaura - Mi è succeduto quello che suol succedere, quando si tiene servitù in casa, che non sa il suo mestiere. Una dama è venuta per visitarmi, Brighella ha tardato a recar la risposta al bracciere, e la dama si è chiamata offesa ed è ritornata indietro.

Don Florindo - Toccava a voi a mandar subito la risposta.

Donna Rosaura - Ho spedito Brighella di volo dietro la carrozza per far le mie scuse colla contessa.

Don Florindo - Eccolo, che ritorna.

 


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License