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La contessa CLARICE servita da un cavaliere, che non parla. Altre due dame con due cavalieri che non parlano. Beatrice va a ricevere le due dame, le quali entrano, servite di braccio da' loro cavalieri. Entrati che sono, Beatrice fa seder le tre dame in mezzo nel primo luogo. I cavalieri siedono discorrendo fra di loro nelle sedie laterali. Lelio siede dall'altra parte, e Beatrice, dopo aver fatto i suoi complimenti colle dame, va a sedere vicino a Lelio; seguita la sinfonia, e frattanto arrivano
ROSAURA e FLORINDO. Beatrice s'alza, e va a riceverla, e la pone a sedere presso a Clarice, poi torna vicino a Lelio. Florindo va presso a' cavalieri. Clarice colle due dame salutano freddamente Rosaura, poi si parlano sottovoce fra di loro. Da lì a qualche poco Clarice s'alza, e va vicino a Beatrice, e finge parlare con lei; dopo le altre due dame si alzano, e vanno vicino a Clarice, lasciano Rosaura sola, e parlano sottovoce con Clarice. Florindo s'alza, va per parlare con Rosaura, la quale arrabbiata lo scaccia, ed egli torna al suo posto. Arrivano
La contessa ELEONORA ed il conte OTTAVIO. Beatrice s'alza, va ad incontrarla, e la conduce per sedere presso Rosaura. Ella osserva intorno, e va a sedere in mezzo degli uomini, e resta Rosaura sola. Beatrice, vedendo questo, va ella a sedere presso Rosaura parlandole piano, e Rosaura scuote il capo. Viene in sala
Un BALLERINO, maestro di sala, e terminata la sinfonia, ordina a' sonatori il minuè. I sonatori sonano. Il ballerino per ordine di Beatrice va a prender Rosaura, e con essa balla il minuè. Frattanto che Rosaura balla, tutte le dame a una per volta partono, e i cavalieri seguitano le loro dame. Lelio per arrestarle s'alza, e le seguita. Rosaura, vedendo andar via la gente, prima di terminare il minuè, si rivolta a Beatrice, che va smaniando. I sonatori si fermano.
Donna Rosaura - Come? A me un affronto di questa sorta? (a Beatrice)
Contessa Beatrice - L'affronto lo ricevo io, e lo ricevo per causa vostra.
Don Florindo - Andiamo, andiamo, me ne farò render conto. (a Rosaura)
Contessa Beatrice - Da chi ve ne farete render conto?
Don Florindo - Da quello scrocco di vostro marito. (parte)
Contessa Beatrice - Sia maledetto, quando vi ho conosciuto.
Donna Rosaura - Da una dama della vostra sorta, nulla poteva sperar di meglio. (parte)