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ATTO SECONDO
Scena Diciannovesima. La contessa Beatrice, poi il conte Lelio, poi il conte Onofrio
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Contessa Beatrice - Un affronto alla mia casa? Come mai risarcirlo? Non si parlerà d'altro per i caffè. Sarò io la favola di Palermo.
Conte Lelio - Son partite. Non vi è stato rimedio di trattenerle.
Contessa Beatrice - E dove sono andate?
Conte Lelio - Tutte in casa della contessa Eleonora.
Contessa Beatrice - Voglio andarvi ancor io.
Conte Lelio - Non fate; vi rimedieremo.
Contessa Beatrice - Voglio andarvi per assoluto. Se non volete venir voi, non m'importa (parte).
Conte Lelio - Vi servirò, se così volete.
Conte Onofrio - Che cosa c'è? (a Lelio)
Conte Lelio - Perché la signora Rosaura ha ballato il primo minuè, tutte le dame sono andate via. (parte)
Conte Onofrio - Non vi è altro male? Quando è all'ordine la cena, io non aspetto nessuno. (parte)