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Contessa Eleonora - Oh signor protettore, che fa la sua castellana?
Conte Lelio - Non mi parlate più di colei.
Contessa Clarice - Che vuol dire? Si è disgustato?
Conte Lelio - Spiacendomi d'averla veduta partire in quella maniera dalla festa di ballo, sono andato a casa per ritrovarla, e mi ha fatto dire che non vi era, e non mi ha voluto ricevere.
Contessa Clarice - Vostro danno.
Contessa Eleonora - Imparate a servire delle mercantesse.
Conte Ottavio - Si sarà vergognata, e per questo non vi avrà ricevuto, non già con intenzione d'offendervi.
Contessa Eleonora - Mi volevo maravigliare, che il signor conte non la difendesse. (verso Ottavio)
Conte Ottavio - Non parlo più.
Conte Lelio - Mai più m'impaccio con questa sorta di gente.
Contessa Eleonora - Contino, giacché non vi è la contessa Beatrice, dite, vi dava qualche poco nel genio, non è così?
Conte Lelio - Se vi ho da confessare la verità, non mi dispiaceva.
Contessa Eleonora - Ehi! Come è andata?
Conte Lelio - Non ho avuto tempo.
Contessa Clarice - Per altro...
Conte Lelio - Figuratevi.
Contessa Eleonora - Regali le ne avete fatti?
Contessa Clarice - Se lo sa la contessa Beatrice, povero voi.
Contessa Eleonora - Che dice Beatrice di noi?
Conte Lelio - È nelle furie al maggior segno.
Contessa Eleonora - Merita peggio.
Conte Lelio - Anzi voleva venire a trovarvi qui.
Contessa Clarice - Doveva venire, che ci avrebbe sentito.
Contessa Eleonora - Farla sedere nel primo luogo!
Contessa Clarice - Farla ballare il primo minuè!
Conte Ottavio - M'aspetto che di questa gran cosa ne parliate ancora da qui a dieci mesi.
Contessa Eleonora - Quanto vogliamo noi.
Contessa Clarice - Che caro signor correttore!
Conte Ottavio - Non parlo più.