Carlo Goldoni
Filosofia e amore

ATTO PRIMO

SCENA QUINTA   Xanto e Menalippe

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SCENA QUINTA

 

Xanto e Menalippe

 

XAN.

(Di Leonzio scolaro

Menalippe graziosa è innamorata?) (da sé)

MEN.

(Ho piacer che Corina

A Xanto abbia svelato

Leonzio della schiava innamorato). (da sé)

XAN.

Dunque lo scolaretto

Le sue fiamme coltiva in questo tetto? (a Menalippe)

MEN.

Non avete sentito?

XAN.

Sì, ho sentito.

E voi lo confermate?

MEN.

Ho piacer lo sappiate.

XAN.

Anche di più?

MEN.

Se poco è quel che fu,

Potete preveder quel che sarà.

XAN.

Brava, signora sposa, in verità!

Son filosofo, è vero;

Non mi prendo pensiero

Di certe coserelle,

Ma queste poi mi toccano la pelle.

MEN.

Chi è colui che ora viene?

XAN.

Lo schiavo che ho comprato.

MEN.

Quel mostro sciagurato

Soffrir deggio vedere a me vicino?

XAN.

Eh sì sì; lo scolaro è più bellino.

MEN.

(Diamine! non vorrei...) Che importa a me

Che Leonzio sia bello,

S'egli ama Cloridea?

XAN.

(Quanto si scusa più, più si fa rea). (da sé)

 

 

 


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