Carlo Goldoni
Le inquietudini di Zelinda

ATTO SECONDO

SCENA OTTAVA   Fabrizio, poi donna Eleonora e don Filiberto

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SCENA OTTAVA

 

Fabrizio, poi donna Eleonora e don Filiberto

 

FABR. Non v'è stato più bello al mondo di quello de' maritati. Ma ci vuol la pace, e senza la pace tutto il balsamo si converte in veleno.

ELEON. (Servita di braccio da don Filiberto) Fabrizio.

FABR. Mia signora.

ELEON. Dite al signor don Flaminio ch'avrei bisogno di parlar con lui. Se vuol degnarsi di venir qui, o se vuole ch'io passi da lui.

FABR. La servo subito; ma so ch'è in conferenza col suo avvocato.

ELEON. Venga coll'avvocato, se vuole, o m'aspettino che sarò da loro.

FABR. Subito la servo. (Mi pare impossibile che si vogliano accomodar colle buone). (da sé, parte)

 

 

 


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