Carlo Goldoni
Le inquietudini di Zelinda

ATTO TERZO

SCENA QUATTORDICESIMA   Donna Eleonora, don Filiberto e detti.

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SCENA QUATTORDICESIMA

 

Donna Eleonora, don Filiberto e detti.

 

PAND. (Va loro incontro) Oh venghino, venghino, signori miei. L'avvocato sarà qui a momenti. Sentiremo le proposizioni che ci farà, e il core mi dice che le cose s'accomoderanno con nostro onore e vantaggio.

FIL. Grazie al cielo, che vi sento disposto a prestar orecchio all'aggiustamento.

FLAM. (Non sa chi abbia il merito d'averlo persuaso). (da sé)

ELEON. Credete voi che un accomodamento possa esser utile per i miei interessi? (a Pandolfo)

PAND. Signora, dice bene il proverbio. È meglio un magro accordo, che una grassa sentenza.

ELEON. Vi siete cambiato di sentimento.

PAND. Non ho altro in mente che il bene comune e i di lei propri interessi.

 

 

 


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