Carlo Goldoni
Le inquietudini di Zelinda

ATTO TERZO

SCENA VENTESIMA   Zelinda e poi Lindoro

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SCENA VENTESIMA

 

Zelinda e poi Lindoro

 

ZEL. Che mai ha egli intenzione di voler fare? Oh cieli! non vorrei che per causa mia... Ma se non mi ama, non v'è dubbio che si disperi. (seguita a mettere qualche cosa in baule)

LIND. (In rodengotto, cappello e bastone) Volete dunque partire?

ZEL. E voi, che avete intenzione di fare? (agitata)

LIND. Voi da una parte, io dall'altra. Voi lontana, io non so dove. Voi rinunziate l'eredità, io abbandono ogni bene. Perduta voi, ho perduto tutto. Non mi curo di vivere, molto meno mi curo della fortuna. È deciso per voi, è deciso per me. Non ho coraggio di vedervi partire. Vi precedo, vi lascio, vado a penare, vado a morire. Addio, Zelinda. Addio. (in atto di partire)

ZEL. (Corre a frenarlo per un braccio; poi gli dice pateticamente, guardandolo bene in faccia) Fermatevi.

LIND. Perché avete animo d'abbandonarmi? (guardandola teneramente)

ZEL. (Lo guarda teneramente, e sospira senza parlare)

LIND. Ditemi, o cara, ditemi almeno il perché. (dolcemente)

ZEL. Ah! perché non mi amate più. (dolcemente)

LIND. Sì, Zelinda, lo confesso, lo accordo, vi compatisco; avete ragione d'abbandonarmi, non merito l'amor vostro; ma il vostro sdegno, il vostro odio, la vostra risoluzione...

ZEL. Povera me! Confessate dunque voi stesso...

LIND. Sì, v'ho tormentata colla gelosia, e v'ho promesso di non esser più geloso; ma oh Dio! ho fatto sforzi terribili per nascondere la mia passione, e non m'è possibile di superarla. Voi ve ne siete accorta, voi conoscete la mia debolezza, ve ne offendete a ragione, e con ragione mi sfuggite, m'odiate, m'abbandonate. Sì, odiatemi che lo merito, abbandonatemi che mi sta bene. Sono stato geloso, sono di voi geloso, e lo sarò finch'io viva.

ZEL. (Ascolta tutto questo discorso attenta, incantata) Siete geloso? siete ancora geloso? (con trasporto)

LIND. Sì, ammazzatemi. Sarò sempre geloso.

ZEL. Ah il mio caro marito! Ora riconosco il mio caro marito. Mio marito mi ama. Mio marito è geloso di me. Ero disperata, perché non vi credeva geloso. (con trasporto di giubilo)

LIND. Chi? Io? Ero geloso come una bestia. (con forza)

ZEL. Respiro, son contenta, son felice, son fortunata. (con allegrezza) Ma non voglio che Tognina.

LIND. Perché?

ZEL. Perché sono gelosa anch'io.

LIND. Siete gelosa? Oh cara la mia cara moglie! Che piacere!

ZEL. Che giubbilo!

LIND. Che contenti! (s'abbracciano)

 

 

 


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