Carlo Goldoni
L'ippocondriaco

PARTE PRIMA

SCENA QUARTA   Melinda da chimico, e detto.

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SCENA QUARTA

 

Melinda da chimico, e detto.

 

MEL.

Signor Ranocchio amabile,

Perché così frenetico

Sentovi esagerar per questa camera?

RAN.

Chi siete, mio bel giovine?

MEL.

Io son vostro umilissimo

Servo divoto: un chimico.

RAN.

Quello forse...?

MEL.

Benissimo.

Quel che vi manda il nobile

Signor Pancrazio Fragola.

RAN.

Amico mio carissimo,

Sedete, e discorriamola.

MEL.

V'obbedisco, signor; via comandatemi.

RAN.

Da questo viso pallido,

Dagli occhi lagrimevoli,

Da questo sputo torbido,

Dal respirar difficile,

Della mia infermità siete certissimo.

MEL.

(Che pazzo da legar!)

RAN.

Dentro lo stomaco

Ho un acido insoffribile,

Che struggeria in un più di sei pecore.

MEL.

Il polso?

RAN.

Agitatissimo.

MEL.

Lasciate ch'io lo senta: egli è durissimo.

RAN.

Alla vostra virtude io raccomandomi.

MEL.

(Sei ben raccomandato). Assicuratevi

Del mio buon cor. Promettovi

Guarirvi in breve termine.

RAN.

Ditemi, in quanti mesi?

MEL.

Adesso subito.

Io non son di quei medici

Che ad ogni lieve mal fan trenta recipe.

RAN.

La mia borsa lo sa quel che costumano!

MEL.

Nemmeno un di quei semplici

Che un recipe medesimo

Danno ai grassi ed ai magri, ai vecchi e ai giovani.

RAN.

Error troppo palpabile!

Ma qual sistema è il vostro?

MEL.

Io degli empirici

Sieguo l'usanza facile,

Soave e sicurissima.

Fondato il mio sapere ho nella pratica,

Perché rerum magistra est experientia.

Di chimica e spargirica,

Di fisica e botanica,

Ne so quanto mi basta; benché dicesi

Ars longa, vita brevis, et caetera.

RAN.

Mi piace il vostro spirito,

Già mi fido di voi.

MEL.

(Sei nella trappola).

In questo vaso piccolo

Chiuso è un licor mirabile

Chiamato oro potabile,

Che in italian vuol dire oro bevibile.

RAN.

Quello che cercan tutti, e mai nol trovano?

MEL.

Appunto quello. Io lo trovai prestissimo,

E ve lo insegnerò con modo facile.

RAN.

(Ora son felicissimo).

In grazia il vero ditemi.

MEL.

Prendete quel che chiamasi

Ente primario, ovver prima materia,

Unitela coll'acqua de' filosofi,

Al foco distillatela,

Ed avrete il mirabile

Licor che rende l'uom robusto e vegeto,

E può formar la traduzion metallica.

RAN.

Non intendo il principio: egli è oscurissimo.

MEL.

Così parliamo noi. Basta, prendetevi

Per or la sanità. Tutto bevetelo,

Se volete guarire. (È pien d'arsenico).

.

Alla vostra presenzia

Dunque lo beverò.

MEL.

Su via, finiamola.

RAN.

(Io so che questi chimici

Soglion far dei spropositi).

MEL.

Perdete il tempo invan.

RAN.

Signor, io dubito...

MEL.

Di che? di che?

RAN.

Di qualche anteparistasi.

 

MEL.

Oh che sproposito

Da ignorantissimo!

Mi fate ridere:

Ah ah ah ah!

 

RAN.

(Questo riso m'annoia). Orsù, sentitemi,

Il licor beverò, ma compiacetevi

Di berne prima voi.

MEL.

(Non bevo tossico).

Signore, perdonatemi,

Bever non dee la medicina il medico.

RAN.

Vi parlo schietto e libero,

S'accresce il mio timore; io vuo' vedervi

A berne prima voi.

MEL.

Quest'è impossibile.

RAN.

Perché?

MEL.

Perché egli è arsenico.

RAN.

Oimè, son sassinato.

Melinda, moglie mia, correte presto,

Melinda, mi lasciate in abbandono?

MEL.

Se cercate Melinda, io quella sono.

RAN.

Come?

MEL.

Sì; nauseata

Dalla vostra pazzia, vi preparai

Medicina opportuna ai vostri guai.

RAN.

Traditrice così?...

MEL.

Non siete buono

Né per voi, né per me.

Credei ben fatto

Il mondo liberar da un lazzaretto.

RAN.

Oh donne infide! Oh simulato affetto!

 

Fuggi dagli occhi miei,

Mostro crudel tu sei,

Perfida, ingrata.

MEL.

Sì sì, mi partirò,

Di te che far non so.

RAN.

Moglie spietata!

MEL.

Più viver non voglio

Con un lazzaretto.

RAN.

Cospetto cospetto!

Raffrena l'orgoglio.

MEL.

Che puzza!

RAN.

Che caldo!

Non posso star saldo.

MEL.

Va, prendi il mercurio.

RAN.

Tradir il consorte?

MEL.

Va, sposa la morte.

RAN.

Tu crepa.

MEL.

Tu schiatta.

Sei pazzo.

RAN.

Sei matta.

MEL.

Tu degno non sei

Di viver con me.

RAN.

} a due

Divorzio, divorzio,

Io voglio con te.

MEL.


 

 

 


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