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Gianghira, Valdimonte e Guardie.
GIAN. |
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VAL. |
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GIAN. |
Lucido ho l'intelletto. |
VAL. |
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GIAN. |
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VAL. |
Stolto il nostro ammiraglio? |
GIAN. |
Oimè! che sento? Son tradita, signor: creder mi han fatto, Perfidi, ch'egli fosse un mentecatto. |
VAL. |
Egli crede di voi la stessa cosa; Onde, senza che fate altri lunari, In tal supposizion siete del pari. |
GIAN. |
Rintracciarlo vogl'io... |
VAL. |
Restate un poco; Lo potrete vedere in altro loco. (Mi piace, ma non so chi diavol sia). (da sé) |
GIAN. |
Ad altri che a Roberto |
VAL. |
S'egli è il nostro ammiraglio, Io non sono un baggiano; Sono vicegerente e capitano. |
GIAN. |
Non cerco quel che siate. |
VAL. |
Confidatevi in me. |
GIAN. |
Non lo sperate. |
VAL. |
Da un'incognita donna io non sopporto; E se in vostro favor posso impegnarmi, Anche il modo averò di vendicarmi. |
GIAN. |
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VAL. |
Dite chi siete. |
GIAN. |
Siate meno indiscreto, e lo saprete. Da tutti abbandonata, Che in paese stranier chiede pietà, Insultar, minacciare, è crudeltà.
Ora al monte - ed ora al fonte, Dispiegando il mio tormento, Non mi venne ad insultar. |