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ATTO SECONDO
Scena Settima. Il Servitore con una bottiglia sulla sottocoppa, e detti
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
SERVITORE: Il signor Conte ringrazia V.E., e manda una bottiglia di vino di Canarie. (Al Marchese.)
MARCHESE: Oh, oh, vorrà mettere il suo vin di Canarie col mio vino di Cipro? Lascia vedere. Povero pazzo! È una porcheria, lo conosco all'odore. (S'alza e tiene la bottiglia in mano.)
CAVALIERE: Assaggiatelo prima. (Al Marchese.)
MARCHESE: Non voglio assaggiar niente. Questa è una impertinenza che mi fa il Conte, compagna di tante altre. Vuol sempre starmi al di sopra. Vuol soverchiarmi, vuol provocarmi, per farmi far delle bestialità. Ma giuro al cielo, ne farò una che varrà per cento. Mirandolina, se non lo cacciate via, nasceranno delle cose grandi, sì, nasceranno delle cose grandi. Colui è un temerario. Io son chi sono, e non voglio soffrire simile affronti. (Parte, e porta via la bottiglia.)