Carlo Goldoni
La locandiera

ATTO TERZO

Scena Quinta. Fabrizio col ferro, e detti

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

Scena Quinta. Fabrizio col ferro, e detti

 

FABRIZIO: Son qua. (Vedendo il Cavaliere, s'ingelosisce.)

MIRANDOLINA: È caldo bene? (Prende il ferro.)

FABRIZIO: Signora sì. (Sostenuto.)

MIRANDOLINA: Che avete, che mi parete turbato? (A Fabrizio, con tenerezza.)

FABRIZIO: Niente, padrona, niente.

MIRANDOLINA: Avete male? (Come sopra.)

FABRIZIO: Datemi l'altro ferro, se volete che lo metta nel fuoco.

MIRANDOLINA: In verità, ho paura che abbiate male. (Come sopra.)

CAVALIERE: Via, dategli il ferro, e che se ne vada.

MIRANDOLINA: Gli voglio bene, sa ella? È il mio cameriere fidato. (Al Cavaliere.)

CAVALIERE: (Non posso più). (Da sé, smaniando.)

MIRANDOLINA: Tenete, caro, scaldatelo. ( il ferro a Fabrizio.)

FABRIZIO: Signora padrona... (Con tenerezza.)

MIRANDOLINA: Via, via, presto. (Lo scaccia.)

FABRIZIO: (Che vivere è questo? Sento che non posso più). (Da sé, parte.)

 


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License