Carlo Goldoni
La madre amorosa

ATTO SECONDO

SCENA SESTA

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SCENA SESTA

 

Donna Lucrezia, poi donna Laurina dalla camera di fondo; e detto.

 

LUCR. Venite meco, e lasciatela dire.

LAUR. Ah, signora zia, difendetemi.

ERM. Che cosa c'è?

LAUR. Mia madre grida, minaccia.

ERM. Nelle nostre camere non ci verrà.

LUCR. Non dovrebbe ardir di venirci; eppure ci sarebbe venuta, se non la tratteneva il signor Pantalone de' Bisognosi.

 

 


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