Carlo Goldoni
I malcontenti

ATTO PRIMO

SCENA TREDICESIMA

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SCENA TREDICESIMA

 

Il signor Ridolfo, poi la signora Leonide

 

RID. Sono alcuni anni che le cose mie vanno male. Quando torno di villa, vo' principiare a mettermi in economia. Sarebbe tempo ch'io mi accasassi. Se trovassi una buona dote, potrei sanar le mie piaghe, e fare un poco più di figura. La signora Felicita sarebbe un buon partito, se suo zio volesse maritarla. Ma è un vecchio stitico, a me non la vorrà dare.

LEON. Eccomi, signor fratello. Mi rallegro del bel vestito.

RID. Che vi pare? va bene?

LEON. Va benissimo. Mi piace, è di buon gusto, è benissimo fatto. Ma che vi pare del mio?

RID. Anche il vostro non istà male.

LEON. Appunto questo è il conto del sarto; bisogna pagarlo.

RID. Lo pagherò al ritorno.

LEON. Sono in parola di pagarlo subito; gli ho detto che fosse ritornato, e sarà qui a momenti.

RID. Ma io ora non sono in comodo di pagarlo.

LEON. Come! non avete denari?

RID. Ho il bisogno per la villeggiatura. Non voglio privarmi di quello mi può bisognare in campagna.

LEON. In questo non so darvi torto. Mi dispiace che il sarto verrà, ho promesso, e non so come disimpegnarmi.

RID. Ma voi non siete senza denari. Vi ho pur dato dieci zecchini l'altr'ieri; ne avevate degli altri.

LEON. Questi non si toccano. Li tengo per giocare. Vorreste ch'io mi trovassi in un impegno senza denari?

RID. Avete ragione. Ma se viene il sarto...

LEON. Se viene, se n'anderà come sarà venuto. Già m'immagino che or ora si partirà.

RID. Dubito che non si partirà così presto.

LEON. I cavalli da posta sono venuti, sono giù nella stalla.

RID. Bene, che aspettino; e che diano da mangiare ai postiglioni, ed il fieno ai cavalli.

LEON. Dunque si desina qui?

RID. Si desina qui certo.

LEON. Il cuoco non sa niente.

RID. Avvisatelo che si desina qui.

LEON. E la compagnia che deve venire con noi, sa che non si parte per ora?

RID. Ora manderò ad avvisare.

LEON. Potrebbe restare a pranzo con noi, ma il cuoco non sarà a tempo.

RID. E poi, se non si partisse né meno in tutt'oggi?...

LEON. Come! che! lo in dubbio che si parta oggi? Sarebbe bella! S'ha da partire per assoluto. Ho fatto far le ambasciate, ho fatto le visite, mi sono licenziata dalla conversazione; e che oggi non si partisse? Non vi mancherebbe altro davvero! S'ha da partire, vi dico!

RID. Si partirà.

LEON. Ma perché lo poneste in dubbio?

RID. Non si potrebbero dar de' casi?...

LEON. Quai casi andate voi immaginando? Quando s'ha stabilito, si fa. S'ha detto di partire, si partirà.

RID. Si partirà.

LEON. Pare che lo diciate per farmi grazia. Si partirà, o non si partirà?

RID. Si partirà.

LEON. Badate bene, che se non si parte...

RID. Si partirà, si partirà, si partirà. (parte)

 

 


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