Carlo Goldoni
La mascherata

ATTO PRIMO

SCENA SESTA   Camera in casa di Vittoria.   Silvio e Vittoria

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SCENA SESTA

 

Camera in casa di Vittoria.

 

Silvio e Vittoria

 

VITT.

Aurelia mia nipote

Dir si può fortunata,

Poiché un bel cavalier, come voi siete,

In cui ogni virtude alberga e regna,

Per sua consorte prenderla si degna.

SILV.

Ma voi, Vittoria cara,

Abbondare solete in gentilezza,

Come siete abbondante di bellezza.

VITT.

Eh via, non mi burlate.

SILV.

Io dico il vero.

Giuro da cavaliero

Che, se dal bel d'Aurelia

Quest'amante mio cor ferito fu,

Forse voi mi piacete ancora più.

VITT.

Oh cosa dite mai...

Oh non vorrei che Aurelia

Sapesse questa cosa:

Ch'ella forse di me saria gelosa.

SILV.

O cara vedovella,

Siete graziosa e bella.

VITT.

Eh via, tacete.

SILV.

Eppur vi voglio ben.

VITT.

Che diavol dite?

Voi dovete sposar la mia nipote.

SILV.

E ben, che importa questo?

Con amor puro e onesto

V'amo, Vittoria mia,

Come puole il nipote amar la zia.

VITT.

È ver che con Aurelia

Non è ancora concluso il matrimonio,

E che potreste ancora...

Basta, non voglio dir...

SILV.

Via, seguitate.

VITT.

Ho paura, briccon, che mi burlate.

SILV.

Ecco, Aurelia sen viene.

VITT.

(In sul più bello

Si è troncato il discorso).

 

 

 


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