Carlo Goldoni
La mascherata

ATTO SECONDO

SCENA UNDICESIMA   Cortile nell'albergo.   Vittoria, Menichino, Leandro

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SCENA UNDICESIMA

 

Cortile nell'albergo.

 

Vittoria, Menichino, Leandro

 

LEAN.

Il povero Beltrame

È mezzo disperato,

Perché della sua moglie innamorato.

VITT.

È vero, ei fa il geloso,

Ma però volea far meco il grazioso.

MEN.

Adunque ei si diletta

Far l'amore, se può?

VITT.

S'io secondato

Avessi il suo pensiere,

Egli fatto m'avria da cavaliere.

LEAN.

La sua moglie lo sa?

VITT.

Credo di no.

LEAN.

Eccolo ch'egli viene.

Andiamo tosto a ritrovar Lucrezia.

S'ella acconsente a far un po' di chiasso,

Alle spalle di lui vuò darvi spasso.

VITT.

Caro il mio Menichino,

A voi torto non faccio. (parte)

MEN.

Due altri zecchinetti, e soffro, e taccio. (parte)

LEAN.

Mascherati fra poco torneremo,

Ed il nostro geloso ci godremo. (parte)

 

 

 


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