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   Sì, vi rispondo, io l’amo. 
  Strano sembra a me stesso, in così brievi giri, 
  Per lei mandar dal petto le fiamme ed i sospiri. 
  Non so che dir, lasciamo di simpatia i portenti, 
  Che son d’un vero amore difficili argomenti; 
  Lasciam della bellezza, della virtude il dono, 
  Adulazion sospetta, di cui nemico io sono; 
  E più d’ogni suo pregio, dote lasciam da parte, 
  Che arrossirei pensando di arricchir con tal arte. 
  Quel che di lei m’accese, vo’ giudicar più tosto 
  A compatirmi afflitto un animo disposto; 
  Piacer d’essere insieme d’amabile persona, 
  Trovarla, in giovinezza, saggia, discreta e buona; 
  E più di tutto io credo trovare in lei dipinta 
  L’immagine vezzosa della mia bella estinta. 
  Presto si fa scherzando a compiacersi un poco, 
  Da una scintilla ancora presto si accende un foco. 
  Quando è sincero il cuore, quando la fiamma è onesta, 
  Fuor d’un legame eterno altro sperar non resta; 
  E se al desio rassembra non discordar chi s’ama, 
  Cresce la speme, e il cuore accelera la brama. 
  Gli ostacoli ancor essi forza aggiungono a forza, 
  E presto amor piacevole a sospirar ci sforza. 
  Ecco, signor, qual penso fatta la mia catena, 
  Soggetta ad una critica fors’anco in sulla scena. 
  Ma solo il verisimile poeta ha nel pensiero, 
  E pien di casi è il mondo, ed il mio caso è vero. 
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