Carlo Goldoni
Il mondo della luna

ATTO PRIMO

SCENA OTTAVA

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SCENA OTTAVA

 

Clarice, poi Bonafede

 

BON.

Brava, signora figlia!

V'ho detto tante volte

Che non uscite dalla vostra stanza

CLAR.

Ed io tant'altre volte

Mi sono dichiarata

Che non posso soffrir di star serrata.

BON.

E ben, bene, fraschetta,

So io quel che farò.

CLAR.

Sì, castigatemi;

Cacciatemi di casa e maritatemi.

BON.

Se io ti maritassi,

Non castigherei te, ma tuo marito:

castigo maggior dar gli potrei,

Quanto una donna pazza qual tu sei.

CLAR.

Io pazza? V'ingannate.

Pazza sarei qualora

Mi lasciassi un po' troppo intimorire,

E avessi per rispetto a intisichire.

 

Son fanciulla da marito,

E lo voglio, già il sapete;

E se voi non mel darete,

Da me stessa il prenderò.

Ritrovatemi un partito

Che sia proprio al genio mio;

O lasciate, farò io:

Se lo cerco, il troverò. (parte)

 

 

 


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