Carlo Goldoni
Il mondo della luna

ATTO SECONDO

SCENA SESTA

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SCENA SESTA

 

Bonafede ed Ernesto

 

ERN.

Voi avete due figlie?

BON.

Signor sì.

ERN.

Fanciulle, o maritate?

BON.

Son ragazze,

E non ho ancora lor dato marito,

Perché non ho trovato un buon partito.

ERN.

Avete fatto ben. Nel vostro mondo

Due cattivi mezzani

Soglion far qualche volta i matrimoni;

Uno è il capriccio, e l'altro è l'interesse.

Dal primo ne provien la sazietà,

Dal secondo la nera infedeltà.

BON.

Vussignoria favella

Come appunto parlar deve una stella.

ERN.

Qui non v'è alcun che dica

Di morir per l'amata;

Non v'è alcun che sia fido ad un'ingrata.

Non vedrete chi voglia

Nella tasca portar ampolle o astucci

Con balsami o ingredienti,

Utili delle donne ai svenimenti.

BON.

Ma se svien una donna,

Come la soccorrete?

ERN.

Accostumiamo

Una corda portare, e quando fanno

Tali caricature,

Le faccian rinvenir con battiture.

BON.

Questo, per vero dire,

È un perfetto elisire.

ERN.

È un elisir che giova;

E credetelo a me che il so per prova.

 

Qualche volta non fa male

Il contrasto ed il rigore.

Sempre pace, sempre amore,

Fa languire anco il piacer.

Quando poi cessa lo sdegno,

Sente il cor maggior diletto;

Più vigor prende l'affetto,

E moltiplica il goder. (parte)

 

 

 


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